LA PATRIA DEL FRIULI DI OGGI, E VENEZIA
Di Milo Boz, veneto marciano.
Vengo ora da una capatina nella pagina di un gruppo autonomista friulano e mi vien da pensare quanto balzi all’occhio, nei contenuti, la differenza tra noi indipendentisti veneti e loro. Bene o male, magari in maniera a volte un po’ troppo “nazionalista” noi ci rifacciamo a una civiltà e a una storia, quella veneta, espressa da Venezia, che ha segnato lo sviluppo dell’Europa e quindi dell’Occidente. Un grande retaggio di cultura, che ha riempito i musei del mondo di opere d’arte e anche un esempio di convivenza tra vari popoli di cultura ed etnia diversi, valido ancora oggi, a cui hanno contribuito tutti, compresi i friulani, che dovrebbero menarne vanto e rivendicare con orgoglio la loro fetta di “venezianità”.
Invece li vedo capaci solo di un campanilismo privo di storia, basato sulla specificità della lingua friulana e poco altro. Rinnegando un grande passato all’ombra del Leone, cosa vi resta in mano cari “fradei furlani”? E’ Venezia che vi permise di aver un parlamento in quel di Udine, è Venezia che impose ai feudatari di accettarvi, come di consuetudine già nella Terraferma, i rappresentanti di tutte le categorie, compresi i contadini, le classi più umili… fareste bene a ricordare anche queste cose, parte della vostra storia.
O no? 🙂