LA RIFORMA DEL FELDMARESCIALLO SHULENBURG CHE IMPRONTO’ L’ULTIMO ESERCITO DEI VENETI LIBERI.
Nel 1718, dopo l’ultimo conflitto col turco, Venezia contava in Levante dieci reggimenti italiani (veneti di terraferma e altri, per 4800 uomini circa) e quattro Oltremarini (1800 militari).
Nel 1722 il feldmaresciallo Von der Shulenburg riformò la fanteria sul modello piemontese. Furono infatti ricostituiti 9 Reggimenti provinciali formandoli con le Cernide che erano estratte a sorte per la ferma obbligatoria continua. Gli uomini avevano tra i 18 e i 40 anni, erano inquadrati da 162 ufficiali, 45 subalterni, 90 sergenti e 90 tamburi e 46 compagnie di 700 uomini (equivalenti a 18 battaglioni da 500 circa. In realtà, tra malattie e deserzioni (frequenti se il battaglione si spostava oltremare) gli effettivi reali erano sempre inferiori al numero previsto).
La fanteria veneziana allineò in tal modo 47 battaglioni di 500 uomini di cui 29 attivi ( 14 regimenti d’ordinanza di cui quattro di città e 11 Oltremarini ) su dieci compagnie di cui una di granatieri e 18 provinciali.
Fonte Tra i Borboni e gli Asburgo di V. Ilari, G, Boeri, e C. Paoletti, con integrazioni del Redattore Milo Boz