LA SALVAGUARDIA DELLA PUBBLICA MORALITA’ NELLO STATO VENETO.
Uno dei pilastri della società veneta di un tempo era la moralità dei comportamenti pubblici. Questo era valido sia per il popolo minuto, che, a maggior ragione, per chi governava. Mostrare un comportamento amorale o immorale, ne avrebbe pregiudicato l’autorità e messo quindi in crisi, alla fine, la società. Il rispetto delle leggi, la repressione del crimine avevano quindi non solo lo scopo di punire un comportamento ritenuto riprovevole, ma vi era soprattutto la necessità di censurare un fatto scandaloso. Ecco quanto scrive a proposito degli “Esecutori contro al bestemmia” Renzo Derosas:
“In generale, l’immoralità che importa perseguire è definita solo in quanto si riflette in un turbamento dell’ordine sociale, in quanto provoca uno scandalo che supera i limiti della tollerabilità; dipende dallo scalpore che suscita negli altri più che dalla sua oggettiva gravità. Siano le bestemmie dei due fratelli, che tutta una comunità si è stancata di sopportare, siano quelle del “batelante” a un traghetto o i giocatori di “bassetta”, come pure la vita scostumata di un prete, le indecenze di una meretrice, le prepotenze di un barone, in ogni caso è sempre la pubblicità di tali atteggiamenti a richiedere l’intervento della giustizia; altre manifestazioni di immoralità, di irrilegiosità e di libertinismo, che toccano il problema delle coscienze ma non si riflettono sui rapporti sociali, esulano di fatto dalle preoccupazioni degli Esecutori (contro la bestemmia), sono percepite come nettamente estranee alla loro sfera di azione. “
Ecco un aspetto della nostra storia, che dovrebbe servire anche a saper leggere i fatti d’oggi, e a giudicare e a condannare una classe politica che vive e sguazza nel continuo “pubblico scandalo”. Ma pare invece che a molti Veneti d’oggi, vada bene così. La trasmutazione dell’animo veneto, di cui parlava Bruno Pederoda nel suo libro, è ormai compiuta ed irreversibile?
Cit.
Bruno Pederoda. Tra le macerie e le miserie di una regione sacrificata (Veneto 1916-1924). Ed. Piazza.
Renzo Derosas. MORALITA’ E GIUSTIZIA A VENEZIA NEL ‘500-‘600. Gli esecutori contro la bestemmia. Nel volume Stato Società e Giustizia nella Repubblica Veneta (sec. XV-XVIII) a cura di Gaetano Cozzi Ed. Jouvence