PADRE FLANGINI VERONESE, fucilato per aver definito i francesi peggio dei cannibali
Oggi potremmo dire lo stesso dell’Italia che ci governa, col tricolore napoleonico. Il frate morì con un’espressione così felice che pareva andasse a una Festa. Quella a casa del Signore.
Ritratto del Servo di Dio Padre Luigi Maria da Verona, frate cappuccino, al secolo Domenico Frangini
(Verona, 3 luglio 1725 – ivi, 8 giugno 1797) fucilato dai rivoluzionari francesi e Martire delle Pasque Veronesi.
Medaglia. Verona. Collezione privata. “Udita la sentenza mortale disse ad alta voce: «Deo gratias. Te Deum
laudamus» e venne ricondotto a tarda ora in carcere tutto lieto e brillante di gioia.
Nel giorno 7 subì un ultimointerrogatorio, rimanendo inflessibile. Nella notte precedente alla sua fucilazione, stando in carcere, convertì ungiustiziando che non volea saperne di penitenza, l’oste della Rosa, Agostino Bianchi. Fece il suo piccolo testamento,disponendo delle sue scarpe, volendo andare scalzo al patibolo. La mattina seguente, dicendo a tutti: “Addio,a rivederci in Cielo, speranza e si muoia», s’avviò a piè scalzi […] e confortando fino all’ultimo il suo compagno Bianchi. In mezzo ai militari ed al suono scordato dei tamburi fu condotto nelle fosse fuori di Porta Nova, così ilare che pareva che andasse al trionfo, ed ivi fu moschettato d’anni 72 meno 26 giorni. Era l’8 giugno 1797 ore 10 a.m.”
in Antonio Pighi, Cenni biografici del Padre Luigi Maria da Verona Cappuccino, fucilato dai francesi nel 1797.
Comitato Pasque Veronesi.