BELLUNO SERENISSIMA FESTEGGIAVA LA DEDIZIONE A VENEZIA CON LA “MIUMA”
Siamo qui a ricordare che Belluno dal 1404 e poi stabilmente dal 1420 e fino all’ infausto trattato di Campoformio del 1797 rimase sotto il “Buon governo di S. Marco” come si chiamava allora e come, a noi, piace ancora rammentare.
Nella agevole “Guida di Belluno” di G. Fontana così si racconta:
“ In questo periodo Belluno fu sempre a fianco di Venezia, anche nelle guerre che questa dovette sostenere, e NON RINNEGO’ MAI IL NOME VENEZIANO, “ —-anche quando imperversò la tragica guerra della lega di Cambrai … ed essa dovette subire la dominazione di Massimiliano d’ Austria.
Un fatto , però, che molti non conoscono è che la testimonianza della dedizione alla Patria Veneta si manifestava anche con una festa dedicata detta FESTA DELLA MIUMA.
Ecco cosa ci riferisce ancora il Fontana :
“ Era così chiamata (festa della MIUMA ) quella che i Bellunesi celebravano in grande solennità il 1 Maggio di ogni anno a ricordo della dedizione di Belluno a Venezia. In quel giorno la nobiltà cittadina, insieme al Rettore, si recava a Mussoi per ascoltare la santa Messa nella chiesa dei Ss Filippo e Giacomo. Ritornati poi in città presentavano al Rettore, nella sua residenza, 12 zecchini d’ oro e venivano trattenuti per un rinfresco mentre al popolo, riunito in piazza, veniva offerta una merenda.”
Edita negli anni 60, la guida del Fontana era molto diffusa, saggiamente veniva distribuita anche nelle scuole, un testo che diffondeva contenuti e realtà storiche che ora mi stupirei di trovare con uguale semplicità e chiarezza commemorativa, una opportunità ora negata ai nostri scolari e studenti. – G. Levorato –
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nella immagine : Veduta di Belluno nel 1690, olio su tela di Domenico Falce (1619-1697)) Dipinto in onore a Giannantonio Boldù, Podestà di Belluno www.infodolomiti.it