LA TOMBA DEL PRINCIPE DEI VENETKENS DI PADOVA
di Milo Boz Veneto
Ho vissuto parte della mia adolescenza alla Stanga, quartiere alla immediata periferia di Padova, in direzione di Venezia, luogo che era usato, come necropoli dai nostri antenati paleoveneti. Cosa che io, naturalmente, ignoravo del tutto; lo vedevo come un centro anonimo e uno snodo stradale. Anche se a pochi chilometri da casa, c’era il ponte dei Graissi, che avevo appreso, era di epoca veneto romana. Più lontano ancora, Terranegra il cui nome pare facesse riferimento a un antico luogo di tumulazione contemporaneo all’edificazione del ponte. Tutto questo mi è venuto in mente, guardando questa foto molto molto intrigante, riguardante la tomba di un principe veneto.
Questa tomba è stata scavata in una ampia necropoli, usata dall’inizio del VI alla metà del IV secolo a.C. , situata in località San Gregorio, nei pressi dell’odierno piazzale della Stanga. Il complesso si trovava nella periferia orientale della città. I defunti erano sepolti con una netta prevalenza dell’incinerazione sulle inumazioni. comuni sono anche le sepolture di cavalli- sempre congiunte a una o più tombe ad incinerazione. Le inumazioni erano tutte semplici fosse, e di norma, prive di corredo.
Gli incinerati potevano essere posti in una tomba “a dolio” all’interno della quale l’ossario e gli oggetti di corredo erano contenuti all’interno di un grande vaso da derrate, o in una tomba cosiddetta “terragna” in cui ossario e corredo erano posti all’interno di una fossa per lo più circolare con pareti lignee. I resti della pira con cui veniva combusto il defunto erano deposti sopra.
da Archeo, Venetkens nr. 337