LA VOGLIA DI INDIPENDENZA DEI VENETI…CI DALLE ORIGINI
Marco D’Aviano Bravissimo Milo. In pochi si dedicano a studi sistematici di storia veneta, quasi nessuno si addentra nel trapasso tra Tardo Antico e Alto Medioevo. Tanti parlano di periodo oscuro ed impenetrabile. Intanto, però, scrivono dappertutto baggianate. Ad esempio, scrivono che i Veneti della “Venetia Maritima” sarebbero stati sudditi di Bisanzio, il che non risulta da nessuna fonte antica (a parte labili tracce). Le Cronache mostrano che i Veneti – a cominciare dall’invasione degli Unni, per arrivare soprattutto all’invasione longobarda – si riorganizzarono, trasferendosi dalle vecchie sedi (Padova, Altino, Oderzo, Concordia, Ceneda, Aquileia, ecc.) in centri costieri. La Repubblica, infatti nasce dalla particolare unione delle dodici Città federate, menzionate da Giovanni Diacono: Rialto, Chioggia, Caorle, Grado, Torcello, ecc. Insomma, il trasferimento in Laguna ebbe spiccata funzione difensiva sul piano militare. Con il Doge Orso Partecipazio, le Venezie assunsero il ruolo di potenza militare, sicché già dall’VIII era Bisanzio a necessitare la protezione dei Veneti e non viceversa.