LE “MUDE” FLOTTE MERCANTILI ORGANIZZATE COME S.p.A. MODERNE
Un meraviglioso spaccato sul traffico marittimo veneziano, dove, sotto il vigile controllo del governo si organizzavano delle vere e moderne società commerciali, per aumentare il benessere di tutti.
Quando tutto era allestito e pronto, le Mude Veneziane (squadra navale) salpavano “secondo Justa consuetudine” salutando tre volte la chiesa di San Antonio Abate di Castello, o rientravano in Laguna salutando allo stesso modo San Giorgio e San Marco … con grida entusiaste e colpi di cannone.
La Muda di Ponente partiva ogni volta da Venezia per arrivare nelle Fiandre, Germania e Inghilterra giusto in tempo per partecipare alle grandi Fiere annuali … Esisteva la Fiera dell’Anno Nuovo a Lipsia; la Fiera di Sant’Agnese a Leopoli in gennaio; la Fiera della Candelora a Lublino in febbraio; la Fiera delle Ceneri a Jaroslaw all’inizio della Quaresima, e quella di metà Quaresima a Breslavia, e di fine Quaresima prima della domenica delle Palme a Francoforte sul Meno … 8 giorni dopo Pasqua si teneva la Fiera di Pasqua a Linz seguita da quella di Lipsia, e dalla Fiera di Pentecoste di nuovo a Lublino … In giugno si organizzava la Fiera di San Giovanni a Breslavia, mentre in agosto c’erano le Fiere dell’Assunta a Jaroslaw e di San Bartolomeo a Linz … Il 9 settembre di ogni anno si teneva la Fiera d’Autunno a Francoforte sul Meno seguita dalla Fiera della Santa Croce a Breslavia, e da quella famosissima e molto frequentata di San Michele a Lipsia … A fine ottobre c’era la Fiera dei Santi Simone e Giuda a Lublino, a metà novembre la Fiera di Santa Elisabetta a Breslavia, e a fine mese la Fiera di Sant’Andrea a Jaroslaw che chiudeva la stagione … e poi si ripartiva ricominciando da capo di anno in anno.
Dall’altra parte del Mediterraneo, cioè verso il Levante, prima della Guerra di Cipro (durante la quale gli Inglesi si presentarono direttamente a Zante, Cefalonia, Cipro. Smirne e Costantinopoli saltando l’intermediazione commerciale Veneziana), e in seguito fino a fine secolo, 42 grosse navi da carico Veneziane facevano la spola ininterrottamente col Mercato di Aleppo in Siria (dove erano presenti 100.000 mercanti di ogni provenienza che si assommavano alla comunità autoctona di 200.000 abitanti). Aleppo era uno dei capolinea della Via della Seta, e come precisava il Console Veneto li residente: “Aleppo era ricco di molte Nazioni presenti con grande quantità di merci di valore: sete, spezie, endeghe, gottoni, pannilani, seta d’oro ed altre infinite cose.” … Di conseguenza la Muda faceva affluire a Venezia: “cotoni di Cipro, olio di Candia e Puglia, uva di Zante e Cefalonia spedita in Inghilterra, cera dalla Turchia e zucchero dall’Egitto …”
Per diversi secoli ogni anno a Venezia accadeva “l’incanto” cioè il noleggio delle Galee di Mercato di Stato cioè “da Comun” per il Ponente e il Levante che navigavano in parallelo alle navi di libera organizzazione naviganti “per divisum”, cioè da privati e a proprio rischio e pericolo … Singole “Compagnie di Galea” fornivano il capitale necessario per noleggiare ed equipaggiare ogni Galea: di solito si trattava di Fraterne Familiari di Nobili Mercanti e Armatori abituati a mercanteggiare di generazione in generazione.
La Muda poteva comprendere sia Galee che Navi Tonde, che si registravano in anticipo versando una cauzione di 10 soldi per milliarium, e un pegno di 2000 libbre per garantire la propria partenza … Il capitale impegnato su ogni nave della Muda era suddiviso in 24 Carati o partecipazioni secondo il modello della nave utilizzata, il tipo di merci, e gli azionisti o Parcenevoli che anticipavano le spese avendo diretta influenza sul Patron della Galea o Nave considerato quasi un dipendente … Questo non valeva però per il Capitanio della Serenissima che era un supervisore generale al diretto ed esclusivo ordine dello Stato Veneto … Di solito un Parcenevole sborsava e anticipava circa 7.000-8.000 ducati, e ogni Compagnia di Galea privata cercava di far concorrenza alle altre riducendo al minimo le spese, accaparrandosi i migliori clienti e carichi, e provando a riservarsi il migliore profitto … Un’unica Compagnia era capace di movimentare anche 20.000 ducati d’oro … Di solito le Compagnie di Galea si formavano nei mezzanini dei Fondaci o dei Palazzi Nobiliari di Venezia, e si definivano e concretizzavano meglio davanti a un buon boccale di vino in qualche osteria, o nei pressi della Securtà dell’Emporio Realtino dove si assicuravano le merci e il viaggio, e si progettavano rotte, tappe e scali, vendite e acquisti consultando “occhi in su” le Mappe Dipinte che affrescavano buona parte delle volte dei Portici di Rialto.
Era il Senato della Serenissima in ogni caso, che avendo partecipazioni dirette nel capitale imbarcato e investito nella Muda, a scegliere il Capitanio che doveva guidare le navi “in nome di San Marco” … Lo stesso Senato decideva il numero delle Galee ammesse al convoglio, mentre il suo Capitanio aveva il compito d’ispezionare il carico presenziando al caricamento delle merci e annotandole: “Se fosse stato il caso il Capitanio avrebbe anche frugato nella paglia per controllare che non ci fosse qualcosa di nascosto … Avrebbe tenuto chiuso a chiave i boccaporti nei momenti in cui non erano presenti lui e lo scrivano della nave.” … Finchè avevano spazio a disposizione era tenuto a caricare tutte le merci presentate, pena una multa di 5 libre per balla, e di 10 libbre per cantàro rifiutato … Non poteva chiedere però ulteriori denari per noleggiare la nave … Doveva imbarcare ogni Mercante che avesse caricato almeno 10 balle di merci, o che avesse pagasse almeno 20 soldi di noleggio, concedendogli uno spazio largo 2 piedi, e consentendogli di portare a bordo senza sovraprezzo una coperta e un materasso di peso non superiore a 30 libre, un baule, una valigia, ed eventuali armi per se e un suo servitore … E ancora: conteggiava le razioni alimentari, e controllava e organizzava gli equipaggi le cui operazioni d’arruolamento, cioè il “Ponere Bancum”, avveniva in Piazzetta di San Marco: sul Molo sotto i Portici di Palazzo Ducale … In quell’occasione veniva fornito ai Marineri un anticipo sulla paga che era di 2 soldi di grossi al giorno….
RACCOMANDO, per approfondire: Arsenalotti e poveri Marineri Capotèri e Strazzaroli de Venessia
Grazie Milo,
sempre interessante!
Carlo.