LE ANTICHE FONTI PARLAVANO DEI VENETI E DELLA LORO MISTERIOSA ORIGINE
Di Europa Veneta
Il grande poeta Alcmane (fine del VII sec. a.C.) canta a Sparta: “…i puledri (v)enetidi della (V)Enetide, regione dell’Adriatico” (frg. 1,46-51; 172 = Voltan 4-5);
Erodoto “padre della storia” (484 a.C.) parla di (V)Enetoi, Veneti illirici (I, 196,1) (del bacino del Danubio inferiore, in area balcanica) alimentando inconsapevolmente negli studiosi moderni l’equivoco ormai superato di Veneti = Illiri;
Il geografo Polibio (205 a.C.) paragona i due diversi popoli: i Veneti adriatici ed i Celti della Gallia Cisalpina (II,17,5-6 = Voltan 169);
Plinio – detto oggi il Vecchio – (23 a.C.) scrittore di Como, enciclopedista ed ammiraglio della flotta romana descrive la Venetia adriatica ed i Veneti dell’Armorica, attuale Bretagna (Vannes), come aveva giá fatto C. Giulio Cesare (100 a.C.) nel suo De Bello Gallico, cosí pure Tolomeo (II sec. d.C.) e Cassio Dione (155 d.C.). Plinio include tra i Veneti anche i Venetulani laziali, nella sua epoca ormai scomparsi (III,69);
Il geografo e storico greco Strabone (63 a.C.) ci fa sapere che nella tragedia andata perduta “Gli Antenoridi” Sofocle nel dramma sulla presa di Ilio afferma: “… davanti alla porta di Antenore fu stesa una pelle di leopardo a segnalare che la casa non doveva essere saccheggiata: costui poi, assieme ai figli e con gli Eneti superstiti si salvó in Tracia, di lí riparó nelle (V)Enetica dell’Adriatico” (Strab. XIII,1,3 = Voltan 26), ma Strabone oltre a menzionare la tradizione annota: “…credo che questi Veneti (della Bretagna) siano i fondatori degli insediamenti veneti dell’Adriatico…ma lo dico senza insistere, per tali argomenti bisogna accontentarsi della verosimiglianza…” (IV,4,1 = Voltan 965).
Tacito (57 d.C.) storico e rétore della Gallia Transalpina localizza i Veneti (Venedi) nell’Europa Centrale, distinguendoli dai Sarmati (Germani, 64), mentre Pomponio Mela (etá augustea) definisce il Lago di Costanza Venetus lacus (III, 24);
Il geografo Tolomeo cita il Golfo dei Venedi, presso l’attuale Danzica ed i Monti Venedi in Masuria (Prussia Orientale).