“Vengo anch’io??” “No, tu no” disse Venezia agli uscocchi, poco raccomandabili.
Di Milo Boz, veneto.
Uscocco dalmatino della fine del ‘500: erano abitanti della costa dediti alla pirateria, al punto che quando una loro cittadina volle assoggettarsi al Dominio veneto, Venezia non li accolse, probabilmente per timore dei problemi che la loro attività avrebbe creato. questo uscocco è però armato di schiavona. possiamo pensarlo come appartenente a qualche milizia al soldo veneziano.
Questo fatto ci deve insegnare che non si può accogliere tutti, senza cernite e discriminazioni, come oggi chi detiene il potere, per fini forse non chiari, vorrebbe fare. Certe culture possono essere integrate, altre no. Creerebbero problemi, invece di aggiungere valori alla società accogliente.
Un’altra annotazione sulla figura del miliziano: è armato di mazza ferrata. Pare che tale tradizione sia arrivata fino ai primi del ‘900 e tristemente riproposta dalle truppe bosniache al servizio dell’Austria, per finire i nemici, nelle trincee, semi asfissiati dai gas. La mazza era chiamata “Buzdovan” se ricordo bene.
P.S.
L’IMMAGINE contiene un sostanziale errore: fermo restando che gli abiti sono di epoca cinquecentesca, questo guerriero NON POTEVA portare al fianco una schiavona (fabbricata in esclusiva nel bellunese) dato che la famosissima spada fi creata a metà del 1600.