LE LEGGI VENETE “in cui si fondono rigore e giustizia”, HAN TENUTO IN PIEDI LO STATO
sunto da Gaetano Cozzi.
INIUSTI PUNIENTUR,SEMEN IMPIORUM PERIBIT
INIUSTI PUNIENTUR, SEMEN IMPIORUM PERIBIT, portava scritto nel libro il Leone a Traù – gli ingiusti siano puniti, il seme degli empi perirà
Il sistema legislativo veneto era un unicum nel panorama italiano, dato che in tutti gli altri stati,la base del diritto era quella del codice di Giustiniano. Si guardava allora con curiosità e magari con occhio critico al fenomeno, mettendo in evidenza che i giudici erano gente non preparata in campo legislativo, che l’affidarsi al senso di giustizia e alla “ragion naturale”, al di là della norma scritta….
doveva portare a cattivi risultati (“dicono i veneziani che nel giudicare e sentenziare gli uomini bisogna mirare non a ciò che dicono le leggi, ma a quello che detta una certa equità e ragion naturale”).
Ad essi rispose tra gli altri Pietro Badoaro, un patrizio che negli ultimi decenni del secolo XVI, faceva l’avvocato senza la laurea, ma per pratica, in una delle sue Orazioni:
“Venezia non ha nulla di più prezioso quanto le sue leggi e la sua giustizia; con queste, fatte di rigore e equità ha tenuto il dominio, non con le armi; le sue sentenze sono un misto di giusta severità ed onestà; la caratteristica delle leggi veneziane è proprio che i suoi giudizi vengono riempiti con l’acqua della carità e con l’equità senza la quale tutte le sentenze uscirebbero ingiuriose, come sciocche si mostrerebbero le nostre azioni senza prudenza”.
E del giudice veneziano, accusato di ignoranza e scarsa preparazione egli diceva ” Il Giudice veneziano usa il linguaggio della gente comune, egli è giudice per disposizione di volontà giusto, per bontà d’animo incorrotto, per esperienza dell’umnità prudente, per fede cattolico (quindi usava la pietas), e per dolcezza e facilità di natura, di carità, di pietà, et di misericordia ripieno”.
Saranno forse termini esagerati, ma qualche cosa di vero c’era, se decine di migliaia di persone del popolo dell’entroterra, si batterono per San Marco in quei terribili giorni del 1797.
Ho riassunto dall’introduzione della raccolta di saggi a cura di Gaetano Cozzi, il commento finale è mio:
“Stato giustizia società nella repubblica veneta (sec. XV-XVIII) ed Jouvence 1980.
milo
Ho riassunto dall’introduzione della raccolta di saggi a cura di Gaetano Cozzi, il commento finale è mio:
“Stato giustizia società nella repubblica veneta (sec. XV-XVIII) ed Jouvence 1980.
milo
Ottimo il discorso di Milo, in linea con quanto già avevamo meditato leggendo alcune pubblicazioni, come quella che linko al termine di queste righe. Sono poche frasi, ma dette da chi ha compiuto il percorso giusto di riscoperta autentica della propria veneticità. Sapranno i Veneti di oggi fare altrettanta strada, o si accontenteranno dei discorsi farlocchi “libertarian” alla moda italoamericana ? Lo vedremo presto. http://www.europaveneta.org/img/areadialogo/Giustizia_Veneta.jpg
L’ha ribloggato su Vivere Veneto.