Le Magistrature venete al museo Correr
In queste sale sono esposti alle pareti i ritratti di alcune personalità della nobiltà veneziana nelle vesti tradizionali e rituali delle più alte magistrature della Repubblica. Tra questi i Senatori e i Procuratori di S. Marco – con stola di velluto controtagliato sulla spalla – seconda carica pubblica dopo il Doge.
L’austera signorilità, l’eleganza sobria ma solenne di queste vesti ufficiali ben assolvono alla funzione di sottolineare la dignità e il decoro delle cariche di governo e il carattere di servizio prestato alla collettività nell’assolvere con onore agli incarichi pubblici.
Si segnala il severo Ritratto del Bailo Giovanni Emo attribuito a Pietro Uberti (1671 – 1726). Il bailo, l’ambasciatore veneziano a Costantinopoli, veniva eletto dal Senato ed aveva una posizione di grande potere in quanto era governatore locale, funzionario commerciale e doveva tenere i contatti con il potere politico locale. Segue il Ritratto di Vincenzo Querini di Bartolomeo Nazzari (1699 – 1750).
PS. la nota è del 2011, ora non so più come abbiano ‘trasformato’ il museo. So di toghe senatoriali spostate in magazzino perché erano’fuori posto’ nel nuovo settore ‘napoleonico’ dedicato alla permanenza dell’Infame a Venezia.