Le uniformi delle Cernide.
Millo Bozzolan
Nel 1727 un decreto del Senato stabiliva che il vestiario delle Cernide fosse “…interamente uguale a quello delle truppe di linea”.
Nel 1741 si propongono panni blu e bianchi: infatti vengono descritte nello stesso anno con “velada di panno bianco con mostre e pettorine turchine, camisiola e bragoni bianchi, cravatta, cappello, stivaletti ovvero ghette di terlise, incrociature, o sia tasco, tracolla e pendon“. Da questa data le Cernide si vestono conformemente ai regolamenti.
Il ritratto del Maggiore Doretti, a capo di un reparto di Cernide istituito dai Savorgnan , feudatari del Friuli, che risale agli inizi del 1791, ci mostra la divisa dell’esercito in uso però fino al 1788, mentre il ritratto è di tre anni dopo. ma questo si spiega perché non erano ancora truppe inquadrate, lo saranno qualche anno dopo, ma nate per iniziativa del conte di Savorgnan.
Fin qui il Favaloro (pag. 68 e 69 di esercito veneziano del ‘700), altre ricerche ci hanno condotto a stabilire che vi erano delle eccezioni nel vestiario, mantenute fino alla fine della repubblica: riguardavano certamente le milizie dell’altipiano dei sette comuni, e probabilmente altre realtà di montagna come i cadorini e i valligiani bergamaschi e bresciani a cui Venezia concedeva autonomie grandissime, che si riflettevano nel permesso di usare loro divise particolari. A breve potremo pubblicare l’uniforme dei militi di Asiago.
Per quanto riguarda le armi erano simili a quelle dell’esercito, ma di qualità in genere più scadente. Qui troci l’articolo scritto sulla Milizia dei Sette Comuni