LE VENEZIANE FABBRICATRICI DI CAMPANE…E DI CANNONI.
‘Ritoccatrici di campane’ di Giovanni Grevembroch. E’ ipotizzabile che anche per le artiglierie, realizzate con metodologie assai simili, vi fosse l’intervento di maestranze femminili per rifinire esternamente i pezzi dopo la fusione.
Da “artiglierie veneziane a Nauplia” di Paolo Pinti.
NB: possiamo considerarlo un segno di come Venezia precorresse i tempi, in fatto di lavoro aperto ad entrambi i sessi. Non dimentichiamo poi che anche bell’altro campo, ad esempio tra le ricamatrici col “tombolo”, esisteva qualvirile maschione coi mustacchi che, com in Albania, si dedicava al ricamo essendo i merletti veneziani molto richiesti in tutta Europa.