L’IMBARAZZANTE INNO DEI LAGUNARI.
A VOLTE ARRAMPICANDOSI SUGLI SPECCHI SI RISCHIA DI FARSI MALE.
REDUCE da una prima scorsa al volumetto celebrativo dedicato ai Lagunari, a cui la gente veneta è giustamente affezionata, ho sobbalzato sulla sedia scorrendo i versi del loro inno , dove si dice:
Come a Lissa, così a Premuda,
pugneremo la spada nuda (sic)
sui leoni l’abbiam giurato
per l’eterna libertà!
Ma come??? Mi mettete la battagli di Lissa, in cui la marina austro-veneta del famoso ammiraglio Tegetthoff sconfisse sonoramente l’abborracciata flotta italiana, come gloria dei corpo dei Lagunari italiano? Dai su… e anche Premuda c’entra niente con i Lagunari. Dato che ricorda l’affondamento della Santo Stefano da parte del mass del comandante Rizzo, fu eseguito con i celebri barchini motoscafi attrezzati con dei siluri.
Imbarazzante… Ma ecco come cercano di girarla nel libro, citando il commento di un lagunare in congedo:
Premuda e i Lagunari? Il ragionamento è simile a quello fatto per Lissa. Premuda uguale Marina Militare, Marina Miitare uguale a Battaglione san Marco, inno del san Marco rivisto e trasferito per simbiosi ai componenti del settore “Forze Lagunari”.
Riuscite a seguire la “consecutio” logica del ragionamento? Io no, per quanto mi armi di buona volontà… In realtà i poveri militari italiani alcuni con la divisa nuova da truppe destinate all’impiego anfibio, perirono a centinaia, per colpa dell’imperizia criminale del loro comandante. Ma certamente i Lagunari odierni delle “glorie” di Lissa farebbero volentieri a meno.
Altro appunto fondamentale è che in tutto il libro si tenta di descrivere un mitico corpo che nella realtà veneziana non è mai esistito: e in effetti si mostrano divise di Oltremarini, truppa schiavona imbarcata periodicamente sulle navi come del resto le altre truppe di terra… Questi soldati dei reggimenti di fanteria veneta e schiavona per esser pronti all’imbarco periodico, venivano alloggiati al forte del Lido. Ma di veri e propri reparti chiamati “fanti da mar” con una divisa particolare e comandanti distinti, in anni di ricerche, io non ne ho mai trovati. Capito prof. Distefano? 😉