L’isola che non c’è
Nella zona nord orientale della Laguna Veneta, tra il Cavallino, gli argini di Lio Mazor e quelli di Lio Piccolo (in foto a lato), esistevano quelle isolette che formavano le cosiddette “contrade”. La Laguna in questo punto è tutta suddivisa in valli da pesca e, dal nome che queste valli portano, si arriva ad individuare l’ubicazione delle suddette isole. In ciascuna di esse, abitate per la maggior parte da pescatori, erano sorte fin dal VI secolo, chiese e conventi.
Nei pressi dell’antico Piave c’era S.Mauro, un po’ più interna alla Laguna, Marcelliana, dove la famiglia Falier aveva fatto erigere una chiesa in onore di San Marcellino eremita.
Nella stessa zona c’era anche Verni, isola abitata di cui si ignora l’esatta posizione e, verso il litorale, l’isola di San Michele con l’omonima chiesa.
Baseggia, da cui trasse origine l’antica famiglia dei Basilii o Basegi. A nord di Baseggia, in un insenatura della laguna detta Nembaizza, c’era San Martino; poi Gaia (in seguito Gaiada), col monastero di Santa Maria Maddalena e S. Antonio Abate detto “Antonio della Laguna” .
Presso Lio Mazor si trovava l’antica Falconara (poi Falconera) resasi celebre per la caccia dei falchi, continua fonte di lite con gli abitanti delle isole vicine.
Vicino al canale di Saccagnana di Treporti, sorgeva un’isola chiamata Mensula e attualmente, un piccolo borgo collegato con un argine a Lio Piccolo si chiama “Le Mesole”. Per finire, a nord di Lio Piccolo, la Valle da pesca Olivari, ricorda l’isola di Olivaria.
Liberamente tratto da “Litorali ed isole” di G. Piamonte