L’ITALIA NON ESISTE. NE PRENDE ATTO ANCHE “LIMES” IN UN CLAMOROSO ARTICOLO
La nazione, concetto storico-culturale, è infatti un noi più grande in cui un determinato gruppo di individui si riconosce perché condivide lingua, cultura ed etnia. Ora, dire che l’Italia sia una nazione, vorrebbe dire ignorare che i cosiddetti Italiani non solo non condividono la cultura, ma non condividono nemmeno la lingua (l’Italiano è infatti una lingua artificiale che è stata imposta dall’Unità d’Italia e che non appartiene storicamente a nessun ceppo etnico italiano) e neanche l’etnia, dato che non si può proprio antropologicamente parlando, sostenere che un sardo e un friulano appartengano alla stessa etnia. L’Italia quindi, non è una nazione. Sul fatto che potrà esserlo, ho qualche dubbio. Ad attuare politiche di nation-building ci provò la classe dirigente post-unitaria e poi il fascismo, ma entrambi fallirono miseramente. Dubito quindi che l’Italia possa essere una nazione in futuro perché dovrebbe accadere l’impossibile, ossia che i popoli italiani si stacchino completamente dalle proprie radici localistiche e campanilistiche, che abbandonino le loro lingue locali, i propri usi e costumi e le proprie mentalità. Insomma, per farla breve, l’Italia è in Europa l’ultimo stato plurinazionale rimasto. Belgio e Spagna infatti non sono così eterogenei come l’Italia.
E come potrà mai funzionare uno stato che tiene insieme più gruppi etnici in lotta e in tensione, rivali tra loro? Non molto bene. Gli stati africani ne sono un esempio clamoroso. Il nostro ne è un altro. Se quindi, dal punto di vista linguistico, gli Italiani parlano lingue diverse che appartengono loro per natura, ossia i vari volgari e l’Italiano è invece una lingua creata e imposta dallo stato, e i ceppi etnici sono diversi e poco amalgamati tra loro quel tanto basta che serve a non farli sentire nazione, la cultura non sta meglio. Possiamo veramente dire che esista una cultura italiana? No. La letteratura, quella vera, è sempre stata appannaggio dei campanili, delle realtà che noi chiamiamo locali, ma che in realtà sono le vere nazioni, delle città singole, dei dialetti, delle varie mentalità. E così il teatro. Per quanto riguarda la musica e il cinema vale lo stesso metro di misura. Certo, ci potrà essere un filo conduttore comune, anche se sottile, ma questo non è sufficiente a fare una sola cultura. Altrimenti dovremmo ammettere che tutti i popolo europei in realtà appartengono alla stessa nazione. E invece una nazione europea non esiste. Le nazioni in Italia sono tante, troppe.
Ecco perché la nazione italiana non esiste. Ora, arriviamo al vero punto cruciale. Stando così le cose, a cosa ci serve un stato italiano? IL Seguito al link sotto