Luigino Tosatto & i suoi ricordi da bambino: “la toea”
“Ze mejo brusare un paese, pitosto che perdar na tradision“
Continuiamo la rubrica volta a riscoprire e valorizzare i mestieri ed usanze di un tempo con la speranza di accendere sopiti ricordi nel pubblico più anziano e di suscitare curiosità nel pubblico più giovane, buona lettura!
Si ringrazia l’autore Luigino Tosatto
Co’ iero un bocciassa, e anche quando ero più piccolo, e per tanti altri anni, a casa mia, in cusina, gaveimo na gran TOEA…..
Sempre lucida, bella, lineare,, spigolata, quasi non serviva metter la tovaglia.
Con un colpo di spugna eran già tolte ee fregoe de pan dea colazione….
A mezzodì metteimo a tovaia,,, par creansa e par educazione..
Aaa Sera, par cena, stessa identica storia..
Sopra tutti ci facevan quanto di più pensabile di una vita quotidiana..
Chi i compiti, chi eee ezsion,,,
Chi preparava da magnar…
Chi faceva di conto per l’ economia domestica familiare…
Ogni tanto veniva messo un centro tavola,,,, che stonava sempre,,,,,,, cavava elllll lucido dea TOEA,,,,,
4 GAMBE, NA CASSEA PAR METAR EEEE POSATE,, SPIGOLI QUASI TAGLIENTI…
Eeea nostra TOEA,,,.
Me papà aaaa sera tante volte,, stufo morto dal lavoro, el ghe ciapava sonnnnno sopra, con le braccia incrociate a sorreggere la testa..
Che eee pignate che ghe meteimo sora’ e fosse state calde o ustionanti, non aveva importanza…
Ea TOEA non se rovinava mai….
Come fosse stata di marmo… ma non lo era…
. ….
…..
Co’ me go’ sposà, in cuzsina go vossuo na gran bea TAVOLA, tutta de egno, egno massiccio de Rovare , con piedi a Frattini,,, ghe stemo comodi in 10 a mangiarci.. 12 con la prolunga ..
Il mia TAVOLA,, perché non a sé rovinasse, che ghemo compra’ subito un panno morbido e spesso parche’ non a sé rovinasse…..
Ghe go’ fattto el skiavo par un paro de annnni, poi na’ sera, per un urgenza domestica,, col trapano gli ho piantato la punta per alcuni centimetri….come mi avessi trafitto il cuore con una spada, non una ferita mortale, ma che mi lascia il segno… scesa una lacrima…. di sangue ., ,.,.
Poi, son nati i nostri figli….
,.,.vita nuova in casa…
E qua”””’ crescendo LORO, il TAVOLA ha iniziato a prender vita,,,,
Piena de segni deee forchette dei miei figli, dei taglierini per fare le sagome all asilo, piena di puntini dei punteruoli per far i bordi dei primi lavoretti per Natale e Pasqua per i suoi genitori,,,,che son mi’…
Adesso, dopo 25 ani, ea TAVOLA dea me’ cuzsina a ze’ vissua,,,, ea ga’ anca i segni deee pignate calde che ghe ga’ dato carattere,,,motivo di animar la serata.. Talvolta,,,,,per cercar di carpire e ricordare chi tra noi avesse lasciato e lascia ancor oggi l’ impronta, indelebile,,, (femmo quasi baruffa), come fosse un trofeo de guerra, un orma dello yeti..
Un giorno, parlando con mio padre, gli chiesi come mai a casa Nostra, quando ero giovane avessimo avuto la TOEA col piano in fo’rmica,,,
TOEA che un giorno, tornando a casa da scuola, trovai sostituita con una TOEA in legno, tutta segnata, rigata,,rovinata, sgangherata,,,ma pur sempre coa cassea in meszzszso par mettarghe eee posate. .
“- Vedi-“, mi disse mio papà,,,
“- la TOEA in legno in cucina, la TOEA vecchia, l’ abbiamo sempre avuta da tempo, ea TOEA de famiglia-”
“- Poi un giorno inventarono la fo’rmica…simbolo della civiltà, del modernariato, dell’ uscire dall’ essar poveri, dall’ essar civiiii…-”
“- E ora?????,, non capissso, cossssa votu dir??????-“..
“- Eeaa ghemo comprada subito e sostituita con quea veccia,, in egno, simbolo dea povertà, dea miseria, dell’ essar ignoranti..-”
“- stamattina,,, dove che ghe dorme ee gaine, go’ avuo come un sussulto,, go’ visto ea TOEA vecia tutta onta, e me ze’ torna’ in mente ne nonno,,, tuo bisnonno, el giorno che l’ abbiamo tradita con quea moderna in fo’rmica..-”
“-E ora?????-”
“- el peggior dispetto che avessimo potuto fare a mio nonno,,, e qua’ spero d’ aver rimediato,,,-”
“- credo che tuo nonno ti abbia perdonato, papà-”
“- scoltame,,, Luigino,,, co tè te sposare””, comprerai sicuramente na TOEA par mettar in cuzsina,,,,-”
“- e credi ben, vottu che magne sora el letto o senta’ par terrrrra?-”
“- non sta’ farghe el schiavo e dà schiavo aea to TOEA,,, ea’ fa’ parte dea fameia,,, e più grandi decisioni familiari avvengono attorno aea TOEA, le gioie e i più gran dolori li condividerai appoggiato a LEI-“.
“- CON TUA MOGLIE, CON I TUOI FIGLI, I PIÙ GRAN DISCORSI LI FARAI IN TAVOLA, MENTRE MANGI…con i tuoi amici condividerai quanto più avrai piacere…-”
ME PAPÀ aveva ragione,, come sempre,,,
Un gran OMO,,, me PAPÀ..