MANCO’ LA CAPACITA’ POLITICA MA NON CERTO GLI EROI, NEL 1809.
Riprendo dall’introduzione del meraviglioso libro di Beggiato dedicato all’Insorgenza dei Veneti dal 1797, all’arrivo degli Austriaci. Ecco un volume che dovrebbe essere studiato dai ragazzi se avessimo un minimo di autonomia, nelle nostre scuole.
” Si calcola che dal 1706 al 1815 le varie insorgenze coinvolsero nella penisola italiana più di 300.000 persone; sicuramente ne morirono più di 100.000.
Anche nel nostro Veneto ci sono numeri impressionanti che testimoniano una partecipazione straordinaria: ad Orgiano, piccolo centro del vicentino, fonti della polizia parlano di 15.000 persone in piazza, ma sono le piazze dell’intero Veneto ad infiammarsi, sono i campanili delle nostre comunità che diventano il simbolo della rivolta (non ci avevo mai pensato; dalle campane a martello del 1809, al campanile di san Marco dei Serenissimi nel 1997…)
Una sollevazione straordinaria come partecipazione, come coinvolgimento dell’intera popolazione, interclassista, si direbbe oggi (altro che rivoluzione di straccioni!), come riaffermazione della propria identità veneta e come lotta per la riconquista della libertà perduta (la bandiera col Leone sventola in tante piazze e a Schio viene anche insediato un Governo Veneto) alla quale si reagisce con brutalità impressionante con centinaia e centinaia di patrioti veneti fucilati (ghigliottinati) e impiccati; certo, vi fu anche chi si dedicò alla razzia, ma fu una esigua minoranza…
Ma tutto questo, nei libri della scuola italiana non compare e nei libri della “pubblicistica” del “regime” viene censurato e minimizzato. E d’altra parte basta pensare a chi controlla le università venete, o meglio, italiane nel Veneto, per rendersi conto di come la nostra storia sia ostaggio di logiche e “culture” estranee alla nostra terra e al nostro popolo.
Possiamo chiedere a questi “storici” sfornati dalle università italiane del Veneto come mai in spagna gli insorti anti napoleonici vengano considerati degli eroi, immortalati da Francisco Goya e nella nostra terra veneta vengano considerati invede alla stregua di delinquenti comuni?
Ed è la stessa storiografia che continua a presentare un Veneto polentone, abituato a dire “comandi!” a chiunque passi su questa terra. NULLA DI PIU’ SBAGLIATO! …
ETTORE BEGGIATO
ESTRATTO DALL’INTRODUZIONE DEL VOL:
1809: L’INSORGENZA VENETA La lotta contro Napoleone nella Terra di san Marco.