PEGGIO DEL 2020? IL 1348:TRA TERREMOTO, MAREMOTO E… PESTILENZA.
Non sappiamo se il 1348 fosse bisestile come l’anno corrente, ma il carico di disgrazie che portò con se lo farebbe pensare. Incominciò con un violento terremoto con epicentro Villaco (Villach), che causò a Venezia e in terraferma il crollo di molti edifici e centinaia di vittime. Dallo spavento molte furono le donne che abortirono, così ci narrano le cronache dell’epoca. Ma crollò pure il campanile della chiesa di san Vidal che non fu più ricostruito.
Ma non bastava il terremoto: seguì un maremoto e, ciliegina sulla torta, arrivò pure una terribile pestilenza: accadde infatti che una galea, di ritorno da Caffa, in Crimea (mar Nero) assediata dai tartari colpiti dalla peste, porta a bordo, senza saperlo, i ratti neri, che trasmettono alle pulci la terribile malattia le quali col loro morso infettano gli umani. E’ la peste nera o bubbonica, e Venezia, che con più di 100mila abitanti era una delle città più popolate d’Europa, diventa un enorme cimitero. Registra la morte di 3 quarti degli abitanti tra marzo e il 22 di giugno quando cessa l’epidemia.
Dopo il terremoto e due acque alte disastrose, nella capitale tutti son convinti che Dio li abbia castigati per la dissolutezza dei costumi seguita alle ricchezze accumulate negli anni precedenti. Al primo posto come motivo di scandalo vi sono gli stupri di giovinette, e si istituisce una commissione di savi perché siano approvate delle leggi atte a mantenere meglio l’ordine pubblico e la pubblica moralità ma è lo stesso doge Andrea Dandolo a fare scandalo, intrecciando una relazione con Isabella Fieschi, moglie del signore di Milano, Luchino Visconti, in visita a Venezia.
Pare che, malgrado la buona volontà dei legislatori, il malcostume e la licenza continuassero senza sosta.
P. SCRIPTUM. Gli amici mi confermano. Era un anno bisestile. 🙂