UN GRANDE ESPLORATORE VENETO, CADAMOSTO.
Simonetta Dondi dell’Orologio
Era considerato il Re di Etiopia per aver esplorato una gran parte del territorio, addentrandosi nelle zone mai scoperte fino a quel momento, successivamente a Venezia creo mappe oggi, purtroppo, andate perdute, dei nuovi territori (la cosa che ci rattrista un po’ è che non fu Venezia a mandarlo in missione, che fu la Corona portoghese)
Tra i grandi naviganti della Serenissima ricordiamo ad Alvise Cadamosto nato nel 1432 dopo: aver navigato e commerciato nel Mediterraneo e nei mari del Nord Europa, desideroso di esplorare nuove terre salpò da Lisbona per conto le principe portoghese Enrico il Navigatore alla volta delle coste occidentali dell’ Africa e dopo aver visitato Madeira e Le Canarie, assieme al genovese Antonio da Noli, si spinse fino al Senegal.
In una seconda spedizione con il genovese Antonio Usodimare raggiunto l’estuario del fiume Gambia lo risalì per 100 chilometri, poi al ritorno scoprì in mezzo all’Atlantico le Isole di Capo Verde.
Al suo ritorno a Venezia, disegnò una carta geografica (oggi perduta) e scrisse un’importante relazione dei suoi viaggi che fu dapprima pubblicata in due libri in un’opera del 1507
-Libro primo: “In comenza el libro de la prima Navigatione per loceano a le terre de Nigri de la Bassa Ethiopia per comandamento del Illust. Signor Infante Don Hurich fratello de Don Dourth Re de Portogallo”
-Libro Secundo: “De la Navigatione de Lisbona a Callichut de lengua Portogallese intaliana”
e poi inserita nell’opera di Giovan Battista Ramusio, “Delle navigationi et viaggi”, pubblicata a Venezia a partire dal 1550.”
Alvise Cadamosto morì nel luglio del 1483 in Polesine, dove stava lavorando per conto della Repubblica Veneta.