Un “indumento” Persiano a Venezia
Un indumento tipicamente veneziano: sial ovvero lo scialle…quest’ultimo proviene dal persiano shäl.
Questo capo si utilizzava per coprire le spalle alla fine del XVIII secolo: a Venezia comincia Giovanni Zivagli.
Questo personaggio di origini armene , costretto ad abbandonare il suo Paese per ragioni religiose nel 1761; trovó rifugio a Venezia. Per poter continuare con la sua attività, che consisteva nella produzione di scialli di seta, ottiene il permesso da cinque Savi alle Mercanzie di produrre dei fazzoletti di vari colori. Si potrebbero considerare progenitori dello scialle veneziano in quel tempo chiamato zendado o zendale.
La clientela era vasta perchè anche le popolane veneziane lo usavano; attorno al 1816 anche le dame veneziane cominciano ad apprezzarlo, un scialletto col cappello che si legava con un nodo sotto il petto.
Verso il 1870 sono in voga gli scialli di cascimir di colori vivaci come giallo, arancione, giallo.
Il costo variava dal tipo di tessuto e dalla lunghezza delle frange, poi con il tempo fu sostituito da altri capi di abbigliamento, per me resta sempre molto elegante e rappresenta una tradizione veneta.