La malcontenta
Il nome della località (e della villa), deriverebbe dal malcontento della popolazione che si vedeva allagati i terreni con i tagli fatti sul Brenta dai padovani a partire dal 1142. Dannosissimi furono per Malcontenta i tagli del 1300 durante le lotte per i confini tra Padova e Venezia.
Era intenzione di Padova danneggiare la vicina Sant’Ilario, il celebre monastero benedettino e roccaforte veneziana.
Altri ipotizzano che il nome di Malcontenta derivi dal canale fatto scavare per ordine dei Savi alle Acque nel 1431 chiamato fossa dei malcontenti per le proteste di Padova e di Piove ma come già detto, la denominazione ha datazioni più antiche.
Le decorazioni interne vennero strappate e le pareti imbiancate. Nel 1926 viene acquistata dai Landsberg, brasiliani, restaurata e arredata con uno stile un po’ discutibile. Nel 1974 passa in proprietà all’arch. prof. Antonio Foscari Widmann e l’ Ente per le ville venete provvede a restaurare la decorazione interna rimasta mentre il nuovo proprietario fa eseguire il restauro della facciata.