UNA DANZA TUTTA NOSTRA
Sempre dovuto al mio grande interesse di trovare storie padovane relazionate con la Spagna, ho scoperto una danza…
Una danza chiamata Pavana (al modo di Padova)…..
Per molto tempo fu considerato un ballo spagnolo; il nome si pensava derivasse da pavo (tacchino) chissà per la forma di muoversi dei ballerini.
Studi recenti hanno potuto dimostrare che il ballo è originario del padovano ed è una variante della bassadanza borgognona (la Pavana ebbe molto più successo) nel XV secolo, danza di Corte dove i ballerini si muovevano ritmicamente alzandosi ed abbassandosi, da qui il nome di bassadanza.
La sua diffusione fu nel XVI secolo ebbe molto esito al punto di durare quasi due secoli.
Questo nome alla danza viene messo per la prima volta in un Libro per Liuto di Joan Ambrosio Dalza che contiene cinque pavane alla venetiana e quattro alla ferrarese sotto il titolo di Padoane diuerse.
Michiael Praetorius fa anche lui una descrizione delle pavane come un metro binario e di andamento moderato.
Tutti sanno che Elisabetta I d’Inghilterra (per linea materna, discendente dei Visconti) era una appassionata della Pavana, soprattutto la variante chiamata Volta.
La pavana più famosa giunta a noi è di un autore anonimo che s’intitola Belle qui tiens ma vie. https://youtu.be/Ro1eMDYVc9A
La diffusione a livello europeo sicuramente fu grazie a Venezia; infatti le Pavane del Dalza furono stampate da Ottaviano Petrucci, un marchigiano stabilitosi a Venezia dove anche morì nel 1539.
Una volta in più è bello vedere che la nostra Regione e le città che la compongono hanno saputo durante secoli mantenere primati alla moda che piacquero a tutta Europa durante molto tempo.