Venezia nel XVI secolo a volo d’uccello
di Simonetta Dondi dell’Orologio
Nel 1500 Jacopo de’ Barbari disegnò e incise quel capolavoro che ancora oggi non finisce di stupire: la pianta di Venezia a volo d’uccello. L’impressionante precisione tecnica e prospettica la rese fin da subito, e per i secoli a seguire, un punto di riferimento sicuro per storici, architetti, studiosi o semplici curiosi della storia di Venezia.
Come per diversi artisti rinascimentali, la vita del de’ Barbari è praticamente sconosciuta: si suppone sia nato intorno al 1440 a Venezia, ma non è mai stato trovato un certificato di nascita, così come è incerta la data di morte (forse il 1515). Anche l’attribuzione di alcune sue opere risulta difficile per via dell’insolita abitudine di firmarle con il simbolo del pianeta Mercurio.
In ogni caso il de’ Barbari era già piuttosto celebre prima della fine del Quattrocento, grazie ad alcune opere eseguite per l’imperatore Massimiliano d’Asburgo. I suoi lavori ricevettero apprezzamenti anche da illustri colleghi come Albrecht Durer elusivo artista. Allievo di Alvise Vivarini, Barbari si dimostrò estremamente ricettivo verso la tradizione figurativa nord- europea, riadattandola con felici intuizioni alle proprie radici italiane.
Oltre alla pittura in senso stretto il de’ Barbari praticò anche l’intaglio del legno e l’incisione a stampa. Tra i lavori di questo breve periodo, vanno sicuramente ricordati la meravigliosa mappa aerea di Venezia, realizzata con stupefacente precisione millimetrica, ed uno splendido bozzetto di Cleopatra, conservato al British Museum di Londra.
Purtroppo il de’ Barbari è oggi quasi dimenticato in Italia, nonostante la presenza di diverse opere custodite a Venezia e alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Gode invece di notevole popolarità in Inghilterra come testimoniato dai grandi apprezzamenti ricevuti per l’esposizione di alcuni suoi pezzi al British Museum, nell’ambito della grande mostra dedicata ai disegni rinascimentali, tra cui spiccava una spettacolare stampa della veduta di Venezia realizzata con sei blocchi di legno di grandi dimensioni su sei fogli di carta che sono stati poi uniti per coprire una superficie di quasi quattro metri quadrati!
La stampa del British Museum è una delle undici originali sopravvissute dalla prima xilografia del 1500 (i blocchi di legno originali sono aa Museo Correr a Venezia). L’editore della stampa fu Anton Kolb, un mercante tedesco di Norimberga, che risiedeva a Venezia. Le dimensioni della sua xilografia erano assolutamente senza precedenti. A Kolb venne concesso il diritto d’autore sul design da parte del governo della Serenissima, e venne autorizzato a vendere le stampe al prezzo, allora molto elevato, di tre ducati.
Jacopo de’ Barbari non era italiano, era veneto. I Barbaro tra l’altro erano una casata nobiliare veneziana (Patrizi), incerto magari è se Jacopo appartenesse ad un ramo nobile o meno.
Jacopo de’ Barbari non era italiano, era veneto. I Barbaro erano una famiglia nobile veneziana (Patrizi), incerto è solo se Jacopo appartenesse ad un ramo nobile.
Bel post, mi piace! 🙂