VENEZIA VISTA DA FRA’ PAOLINO
Simonetta Dondi dall'Orologio
Il mappa più antico che si conserva di Venezia, sembrerebbe fosse stato opera di un certo Fra’ Paolino.
Realmente non si sa quasi niente su di lui, l’anno di nascita si pensa che fu attorno al 1270 e fu chiamato Paolino da Venezia semplicemente perchè fu francescano nel convento dei Frari.
Pare che la sua formazione religiosa fu in vari conventi nel territorio (oggi quello che è il Triveneto) e relazionati con la figura di Sant’Antonio: infatti nel 1293, chissà come studente, è nominato in un documento con data 12 Dicembre nel convento di Padova.
Già l’11 ottobre 1295 già non si trova a Padova.
Sembrerebbe che fu attivo in azioni politico-diplomatiche tra le quali in qualità di ambasciatore della Repubblica veneta al servizio di Roberto d’Angiò e Giovanni XXII.
Nel 1324 è vescovo a Pozzuoli e nel 1328 è consigliere di Roberto d’Angiò.
Interessante che tra i suoi scritti ci è pervenuto un Liber de regimine rectoris scritto in veneziano del 1314 che consiglia di come si deve governare (200 anni prima del Principe di Macchiavelli).
Gli è attribuito anche questo mappa che è il più antico pervenuto della città di Venezia.
Tommaso Temanza nel nel 1781 ridisegna ed incide su rame la pianta di Fra’ Paolino, fa alcuni errori d’interpretazione per colpa della pergamena deteriorata però grazie a questa riedizione ci consente una lettura migliore di come doveva essere Venezia tra il IX e il XII secolo.