VOLTAIRE E GLI ILLUMINISTI: A LEZIONE DI ANTISEMITISMO.
Di Debora Donnini
(La vulgata progressista, ad indorare la pillola dell’invasione francese dell’Italia a fine ‘700, ci narra che le idee dei Lumi ci liberarono da secoli di oscurantismo, e che insomma.. Napoleone rubò un pochetto, ma le idee che portava erano buone e noi dei selvaggi. Questo articolo rivela invece che gli armadi degli illuministi francesi erano pieni di scheletri, e che il razzismo moderno nacque anche grazie a loro. 🙂 Ma i Veneti non hanno l’anello al naso, come si dice. ) 😉
Gli ebrei di Alsazia e Lorena non hanno certo un buon ricordo della rivoluzione francese del 1789. Lo ricorda anche René Gutman, attuale gran rabbino di Strasburgo, tracciando un profilo del gran rabbino David Sintzheim, presidente del Gran Sinedrio all’epoca di Napoleone.
I giacobini compirono in quelle regioni stragi e saccheggi analoghi a quelli contro i cristiani. E le sinagoghe, come le chiese, vennero devastate. L’intolleranza dei tolleranti, di cui naturalmente nei nostri manuali di filosofia non c’è traccia. Un esempio per tutti? Il padre della Tolleranza per eccellenza, Voltaire, scriveva queste parole a proposito del popolo ebraico: “Non troverete in loro che un popolo ignorante e barbaro, che unisce da tempo la più sordida avarizia alla più detestabile superstizione e al più invincibile odio per tutti i popoli che li tollerano e li arricchiscono”.
È quantomeno interessante scoprire, nei molti articoli loro dedicati nel Dizionario filosofico e in vari Dialoghi, quanto livore l’autore del Candide nutra verso gli ebrei. A mettere in luce il suo atteggiamento ostile – e non solo il suo – nei confronti del popolo ebraico è stato lo storico Leon Poliakov nella celebre Storia dell’Antisemitismo. Il campo è però più ampio. Attilio Milano nella Storia degli ebrei in Italia nota come nonostante gli illuministi professassero una salda volontà di lotta contro l’oscurantismo e l’intolleranza, “non tutti seppero liberarsi dai vecchi preconcetti ed esprimere un giudizio equanime sulla questione ebraica”. E qui l’autore cita esplicitamente Montesquieu, D’Alembert e – udite, udite – proprio Voltaire. Insomma, praticamente tre fra i più famosi illuministi francesi. Voltaire se la prende contro i riti e le tradizioni di questo popolo: “Ricordo bene che ci sono molti paesi, tra cui quello dei giudei, in cui talvolta gli uomini vengono mangiati gli uni dagli altri”, dice il Cappone in uno dei Dialoghi di Voltaire.
(il resto di questo splendido articolo, lo trovate qui.) 🙂
http://www.tempi.it/voltaire-lezione-di-antisemitismo#.Vbt5tPntmko