LA SCELTA DELLA LINGUA, PER LA NAZIONE VENETA.

2 Risposte

  1. Andrea Lunardon ha detto:

    Premettendo che ogni lingua è formata da diversi dialetti/varianti, (e quindi tutte le varianti vanno difese e valorizzate in quanto componenti della lingua), anche per il veneto come per tutte le lingue è necessaria una normalizzazione linguistica, ovvero regole comuni di scrittura decise e regolate da una istituzione apposita. Anche se la politica linguistica volesse essere quella di rendere ufficiale l’uso di tutte le varianti e non solo di una principale (come hanno fatto i catalani), si rende comunque necessario definire regole comuni di rappresentazione di queste varianti. Ad esempio, come si rappresenta il suono [z] in [roza]: rosa, roxa o roza? Oppure, manteniamo le preposizioni articolate o seguiamo l’esempio spagnolo (“dele” o “de le”?). Queste decisioni devono essere prese per poter ufficializare l’uso della lingua e insegnarla a scuola. E lo deve fare un’istituzione apposita che rappresenti gli interessi di tutte le comunità linguistiche venete. Questo si propone di essere l’Istituto Lingua Veneta (www.istitutolinguaveneta.org). Chiunque volesse sostenere o partecipare al progetto ci contatti attraverso il sito! WSM

  2. Antonio Bonomi - Toni ha detto:

    I linguaggi usati (e sopravvissuti) entro i territori della Repubblica Veneta sono vari e diversi. Cito per tutti l’antico PAVAN, ricco di opere letterarie e teatrali rinascimentali, mantenuto in vita anche da un’associazione che per secoli ha celebrato il ricordo delle opere poetiche e teatrali del padovano Ruzzante.

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