COME ERAVAMO… CON I FRANCESI IN CASA.
Riedito questo interessante articolo, che mi segnalano non facilmente leggibile perché mi pare interessante farvi vedere come era mutato persino il modo di vestire all’arrivo del ciclone Napoleone. Il quale, da bravo “democratico” pensò persino di cancellare con un decreto, la Patria del Friuli, aggregandola a UN ALTRO TERRITORIO. Pazzesco… per dire quanto uno stato di impronta centralista, quale fu la repubblica cisalpina fosse lontano dalle trazioni storiche ed esigenze degli amministrati. Mi ricorda molto lo stato italiano, nato su quell’impronta.
Costumi popolari veneti, donna e uomo di Motta e di altre zone di terraferma.
Costumi popolari veneti del primo ‘800. si intravvede l’influenza delle nuove mode, nei cappelli di paglia a cilindro, e nell’acconciatura degli abiti. anche la gonna della donna col doppio bordo richiama un certo stile “imperiale”. riporto la descrizione:
Angelo Gabrizza: donna dei contorni del comune di Motta. cappello di paglia e trecce che cadono sul collo, unite e sostituite con spille grandi d’argento. Nell’uomo: cappello di paglia, stivali da Valle, legacci sotto le ginocchia (fig.1)
Altri donna e uomo di Motta e Ceggia dell’area cioè, già appartenuta alla Patria del Friuli e passata, per volere di Napoleone (caro Paolo Foramitti) dopo la caduta della Serenissima, al dipertimento dell’Adriatico (fig.2)
A. Facchini. uomo e donna di Campalto e di Tessera. il costume è vicino ad altri abitanti del dipartimento del Brenta e del Tagliamento. primi dell’800 (fig.3)
A. Facchini, Uomo di Sotto Marina. vi è raffigurato il tipo di pescatore. L’autore era professore di disegno presso il Regio Liceo Convitto di Venezia. a fianco: donna di Sottomarina (Sotto Marina) fig. 4 .
A. Facchini. Uomo di Motta e Cegia con berretto fig.5. Il corredo illustrativo del saggio presenta l’intera serie dei figurini (quando non diversamente indicato si tratta di disegni colorati all’acquerello) riguardanti l’attuale area veneta derivati dall’inchiesta Scopoli del 1811 sui costumi popolari. La serie è conservata a Milano. Civica Raccolta di Stampe Bertarelli. epoca: primi anni dell’800.