Giuseppe Giacomo Alvisi, un Veneto in Banca di Roma
Rilanciamo volentieri questo interessante articolo che ricorda la figura di un Veneto che scoperse e denunciò, suo malgrado, lo scandalo della Banca Romana.
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di Elisa Padoan, da un articolo su rovigo.italiani.it
Alle porte del centro storico di Rovigo, in quartiere S. Bortolo, dove ora si trovano le fermate capolinea degli autobus di città, il nostro sguardo si sofferma inevitabilmente su una candida lapide in marmo bianco di Carrara; ci troviamo nella piazzetta intitolata al Sottotenente Appiotti, dove un tempo si trovavano la Pesa Pubblica e il vecchio Macello.
Le parole scolpite nella pietra portano subito alla mente il periodo storico del Risorgimento italiano: è la targa commemorativa dedicata a
Giuseppe Giacomo Alvisi
integerrimo in tempi corrotti
alcuni amici ed ammiratori rodigini e clodiensi in memoria posero.
La lapide è affissa alla parete della sua casa natale.
In occasione dell’approssimarsi dell’anniversario della sua morte, andiamo a conoscere da vicino uno dei più illustri e affascinanti personaggi nati nella nostra città, Giuseppe Giacomo Alvisi; patriota, medico, giornalista, statista, Senatore del Regno d’Italia.
La sua storia ci porta a scoprire un famoso scandalo politico-finanziario di cui si è persa memoria, lo scandalo della Banca Romana. Vediamo di seguito di cosa si tratta.
Giuseppe Giacomo Alvisi; cenni biografici
Nasce a Rovigo il 28 marzo 1825; ancora studente universitario, cospira contro l’Austria; nella primavera del 1848 diventa segretario del Comitato padovano di difesa; stampa un proclama per incitare i Veneti e i Lombardi ad essere concordi nella guerra di liberazione. Si laurea in medicina a Padova nel 1854; svolge la professione di medico al Lido di Venezia e nel bellunese; si diploma in paleografia.
Nel 1857 è costretto ad emigrare perché viene scoperta la sua attività di cospiratore; si rifugia quindi in Toscana. Nel 1861 si laurea in giurisprudenza a Pisa; dirige poi il giornale politico La Venezia a Firenze e a Pisa.
Subito dopo l’annessione del Veneto, fonda a Venezia Il Tempo; è il primo giornale d’opposizione; G.G. Alvisi viene eletto deputato per cinque legislature, dal 1866 al 1879, anno in cui è eletto Senatore.
G. G. Alvisi e la Banca Romana
Giuseppe Giacomo Alvisi, rinomato da tutti per la sua rettitudine ed onestà, integerrimo in tempi corrotti, come riporta la lapide, è noto soprattutto per il suo lavoro ispettivo nei sei istituti bancari con facoltà di emettere valuta.
La Banca Romana è una banca di emissione fondata a Roma nel 1834. Con l’ispezione Giuseppe Giacomo Alvisi riscontra numerose irregolarità nella contabilità della banca; egli denuncia la fraudolenta circolazione in soprannumero di biglietti bancari e accusa il governo di inettitudine.
Il Governo però non permette ad Alvisi di riferire in Senato i risultati della verifica in nome dei supremi interessi del paese e della patria. Prima della morte però, avvenuta a Coiano, presso Castelfiorentino (FI) il 24 novembre 1892, egli consegna a Leone Wollemborg copia della relazione. Si procede successivamente ad una nuova inchiesta parlamentare che provoca lo scandalo e la caduta del governo.
Giuseppe Giacomo Alvisi, il caso che gli rende onore
Lo scandalo della Banca Romana è il primo grave scandalo della storia dell’Italia unita; rimane al centro delle cronache italiane dal 1892 al 1894. L’elemento centrale è la scoperta delle attività illecite del governatore della Banca Romana nel decennio precedente. Sono coinvolti presidenti del Consiglio, ministri, parlamentari e giornalisti. Il processo si conclude con l’assoluzione di tutti gli imputati; inoltre le conseguenze politiche sono minime.
Istituzione della Banca D’Italia
La vicenda mette però in luce la necessità di istituire un’unica banca centrale per l’emissione della moneta e col potere di decidere la politica monetaria.
Lo scandalo della Banca Romana dà inizio così finalmente al riordino del sistema bancario italiano; la legge n. 449 del 10 agosto 1893 istituisce la Banca d’Italia, attraverso la fusione di quattro banche: la Banca Nazionale nel Regno d’Italia, la Banca Nazionale Toscana, la Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d’Italia, e la gestione liquidatoria della Banca Romana.
Giuseppe Giacomo Alvisi in tv
Curiosità: nel 1977 viene realizzato uno sceneggiato televisivo, Lo scandalo della Banca Romana, per la regia di Luigi Perelli; nel 2010 una miniserie televisiva dallo stesso titolo, riprende lo stesso argomento, per la regia di Stefano Reali.
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Resta poco da aggiungere a un testo così esaustivo e significativo.
Foto: Elisa Padoan