SINJ, NELLA DALMAZIA VENETA AL GRIDO DI SAN MARCO
Di Ecce Leo
Trecento anni sono passati dall’eroica resistenza della piccola fortezza Veneta di Signa, posta nell’entroterra della contea di Spalato (Dalmazia).Il 15 agosto 1715 durante la seconda guerra di Morea truppe turche provenienti dalla Bossina (Bosnia), circa 40.000 uomini, cercarono invano di conquistare la piccola fortificazione che sbarrava loro la strada per la città di Spalato.
In 7 giorni, la guarnigione, 800 valorosi Morlacchi ed il loro Veneto Provveditore Giorgio Baldi, subì 12 cruenti assalti, poi il turco si ritirò con la coda tra gambe inseguito dalla cavalleria veneziana. Ancor oggi nel borgo, si conserva l’usanza annuale di una giostra a cavallo, trattata con tutte le formalità dell’antica cavalleria, ed è la sola che conserva, il suo carattere prettamente marziale, conforme a quell’antico spirito energico e bellicoso professato in ogni tempo dalla maggior parte di quei territoriali che la Repubblica di Venezia non trascurava di chiamare per primi a portare le sue insegne vittoriose.
Oggi, come ogni anno dal quel lontano 1715, alle ore 2 pomeridiane, sulla strada cittadina che conduce a Spalato, i cavalieri sproneranno i loro cavalli al galoppo, mentre con una lancia cercheranno di centrare il bersaglio appeso ad una corda. L’oggetto da colpire è composto da un cerchio di ferro, nella cui parte centrale vi è un altro cerchio più piccolo. Il vincitore salutato ancor oggi con tre squilli di tromba, nei tempi andati andava in premio un panno damascato. La giostra terminava con un “VIVA SAN MARCO”, ripetuto tre volte da tutti i cavalieri…