GLI STRADIOTI PALICARI esultano per la battaglia di Lepanto
Millo Bozzolan
Gli Stradioti formarono una temibile cavalleria leggera al soldo di San Marco, di etnia albanese e greca. Famosi l’abitudine di non far prigionieri e staccare le teste al nemico, il loro solo apparire a volte metteva in fuga gli avversari. Essi pretendevano poi un compenso in denaro dal comandante veneziano per ogni capo mozzato.
I loro armamenti eran leggeri, usavano una specie di soprabito imbottito di “bombaso” che li doveva riparare dai colpi di sciabola. Curavano molto i loro celebri cavalli, di piccola stazza. La loro mobilità era famosa: impiegati quindi in colpi di mano e azioni di disturbo. Furono poi sostituiti dai “cappelletti” di etnia albanese e croata.
GLI STRADIOTI PALICARI esultano per la battaglia di Lepanto (allora detta la battaglia delle Curzolari), in un simpatico componimento che imita il loro linguaggio grechesco – veneto. Ce lo riporta Pompeo Molmenti:
O stradioti palicari,
visto haveu pur l’allegrezza,
venetiana e la gramezza
de li turchi a Cuciulari (Curzolari)
o Stradioti palicari
………
O Giustina benedetta (l’otto di ottobre)
chel to imera (giorno) sia beado
de vitoria a questo stado,
cal sarà sempre obligado
de venirte a visitari,
o stradioti palicari.
Manoli Blessi
commovente storia, come tutto quanto nella nostra leggendaria e santa Repubblica!