Il destino di Venezia nelle stelle, legato a quello del riformatore dell’esercito veneto.
Rappresentazione del Sistema Solare colle Orbite de’ Planeti, e delle comete spettanti ad essa Descritta da Guglielmo Whiston sopra l’esatta tavola delle comete del Dr Halley o nelle Trans Filosof No. 297 fondata su le mirabili scoperte del Sr. Cav’r Newton.
Di Sibyl Von der Shulenburg
appeso qui da me, sotto lo stemma di famiglia gemello di quello che si trova sul monumento di Verona. In effetti in occasione del restauro ne furono fusi due e uno l’ho io.
Nei tempi passati, l’oroscopo era una cosa seria. Alla nascita di un sovrano, astrologi in varie parti del mondo si prodigavano per compilare oroscopi complessi del neonato e, sovente, un personaggio di rango usava consultare l’astrologo anche prima di eventi importanti.
Anche il destino del feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg era stato studiato da vari astrologi, e nel romanzo “Per Cristo e Venezia”, ho riportato uno dei suoi oroscopi:
“Lei è nato l’8 agosto 1661, alle tre di mattina e qualche minuto, a Emden, vicino a Magdeburgo in Germania. Lei è un soggetto tipico del segno del leone, bello d’aspetto e di grande dignità. L’oroscopo di base indica che possiede le qualità per il pensiero critico e inoltre la volontà di impiegare questa dote, inoltre è buono. Detesta l’indecisione, ma decide solo dopo aver attentamente vagliato ogni cosa. La sua forza di autocontrollo è rilevante. Nonostante tutte le sue qualità, sulla sua vita aleggia un velo di rassegnazione in corrispondenza del suo amore per le donne. Saturno disturba l’avverarsi dei suoi desideri più reconditi, la soddisfazione ultima della sua ambizione. E lei ne soffre, nonostante gli sforzi etici.”
L’astrologia europea, fino alle scoperte Galileo (prima metà del 1600), non si distingueva sostanzialmente dall’astronomia e creava spesso il fondamento per attività pseudo scientifiche come quella del medico-astrologo, alchimista-astrologo o filosofo-astrologo. L’osservazione astronomica di alcuni fenomeni come la congiunzione astrale di Marte e Giove era importante, poiché foriera di guerre e avvenimenti di sangue.
Giunto a Venezia, con l’incarico di difendere Corfù dall’invasione dei turchi, il condottiero sassone si sarà verosimilmente interessato alla posizione dei pianeti e ai percorsi delle comete che hanno grande rilevanza nell’astrologia, in quanto il loro avvistamento preannuncia eventi significativi per tutto il genere umano. Comunque sia, in quegli anni fu creata una rappresentazione del sistema solare dedicata al feldmaresciallo, fatta da un artista veneziano. La base della raffigurazione si fonda su una carta pubblicata nel 1712 dal famoso cartografo John Senex e dalla dedica – A Sua Eccellenz A Mattia Gio[vanni] Conte del S.R.I di Schulemburg Feld Marescial, e Generale in Capite della Serensissima Republica di Venezia Cavalier dell’ Aquila Nera di S.M. Prussiana – possiamo arguire che l’opera è certamente successiva al mese di ottobre del 1715.
La rappresentazione delinea le – allora – più recenti teorie in campo astronomico, quali il moto rivoluzionario dei pianeti e le loro dimensioni comparate, una mappa lunare e un diagramma delle eclissi solari che, nel 1716 sono state ben due, una totale e una anulare.
Non ci è dato sapere cosa pensasse veramente il feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg dell’astrologia ma, sulla base dello studio della sua personalità attraverso innumerevoli lettere private, nel romanzo citato egli esprime un giudizio circa il personaggio che ha compilato l’oroscopo, un certo dottor Anonimo, definito da alcune fonti un ciarlatano: “Se dipendesse da me, lo nominerei professore a Padova, e poi lo farei impiccare dopo la prima lezione. Ti guarda fino nell’ultima piega dell’anima. Non può essere un bene.”