Il mago di Abano
di Theusk
Pietro d’Abano (la cui statua è esposta a Prato della Valle a Padova) fu filosofo matematico, medico ed astrologo. Nacque ad Abano (PD) nella seconda metà del XIII secolo.
Fu uomo d’ingegno e di grande cultura ,viaggió in Oriente,(fu amico di Marco Polo), studió a Costantinopoli, si laureó in medicina e filosofia e nel 1306 accettó la cattedra di medicina che l’università gli offriva.
Quello di cui pochi sono a conoscenza però è che nel 1351 Pietro venne accusato di eresia per certe sue affermazioni sull’esistenza del Demonio e per aver messo in dubbio la resurrezione di Lazzaro.
Il processo era ancora in corso quando egli morí ma non per questo l’inquisizione ecclesiastica rinunció al rito consueto.
Scrive Luigi Gaudenzio: “Una scena da tregenda: attori i domenicani di Padova e vittima la salma di Pietro! Non erano riusciti a prenderlo da vivo ma la sentenza ebbe esecuzione sul suo cadavere”.
Pietro, che dalla fantasia popolare era considerato un mago capace di prodigi miracolosi finiva condannato post mortem per non aver creduto ai miracoli.
L’urna con i suoi resti scomparve però misteriosamente. Su questa sparizione fiorirono le leggende così anche su di una fantomatica cassa dei suoi libri incriminati.
Si narra che tale cassa fosse stata nascosta nel casolare di un vecchio sconosciuto in paese e da tutti creduto un mago. Quando l’anziano morí, alcuni contadini depredarono il suo casolare e se ne dividero il contenuto, tra cui la cassa dei libri. Nelle loro case da allora, non ci fu più pace; fantasmi apparivano e sparivano, allucinazioni e visioni di orride creature portarono i ladri alla follia e poco dopo, alla morte. I familiari decisero di bruciare quei libri ma le fiamme li respinsero. Quando, alcuni giorni dopo, ritornarono sul luogo del faló non trovarono più alcuna traccia né del fuoco né dei libri firmati da Pietro Apono.
liberamente tratto da “Veneto”