ISTAT made in Veneto fin dal 1300
di Antonella Todesco.
Il Governo Veneto invogliava i più animosi e avventurieri ad intraprendere lunghi viaggi per apportare in seguito utili cognizioni nella geografia.
Tra gli uomini che illustrarono col senno e con le opere il mondo alla gloriosa Repubblica ci fu Marin Sanudo il vecchio (1260/1338), famoso viaggiatore e profondo geografo il quale diede persino saggi di scienza statistica che precorsero di molto i tempi anche in una parte così importante come la pubblica economia.
Egli infatti, nel descrivere i paesi visitati, non solo ne traccia la topografia dei mari, dei laghi, dei fiumi, dei porti, delle isole, delle strade, dei monti etc., ma nel suo piano di operazioni necessarie per nuove conquiste, spiega con la “Statistica delle produzioni dei paesi cristiani” in quale maniera si possono formare ed unire le forze economiche.
Il vasto piano del Sanudo, fondato sopra minuti e precisi elementi statistici di geografia di economia politica, di arte bellica, di amministrazione civile etc., ci dimostra come, sin dai primordi del sec XIV si potesse elaborare una eccellente statistica coi materiali raccolti ed ordinati con cura dalla Serenissima.
Venezia, avendo sempre favorito con ogni studio l’aumento della popolazione stabiliva l’anagrafe quale base dei suoi progetti e delle sue operazioni e fino al XVII secolo fu forse la sola nazione a coltivare, con ben ordinato sistema, gli studi statistici così come noi oggi li intendiamo, praticando ciò che poco tempo fa insegnava il Quetelet nel suo aureo trattato di fisica sociale e infatti, come lui assegna alla statistica la missione di apprezzare il valore dei documenti raccolti per trarne conclusioni utili e ammaestrative.
La Serenissima, molti secoli prima, conosceva un tale postulato e metodicamente raccoglieva tutti i dati relativi alla popolazione, alla ricchezza, all’ industria etc. dello Stato Veneto e di quelli europei.
Francesco Sansovino (figlio dell’ arch. Jacopo), con i dati raccolti in archivio, compose e pubblicò nel 1567 un opera di statistica generale con più interessanti e minuziosi ragguagli sui diversi stati rispetto alle loro condizioni demografiche, finanziarie , commerciali, agricole, industriali, politiche e altro.
La statistica ebbe quindi origini più remote di quel che ci dicono alcune fonti storiche, perché il primato spetta senza alcun dubbio ai Veneziani.
Lib tratto da: Storia di Venezia di E. Musatti
Una risposta
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