La Murano del Coronelli
di Theusk
Abbiamo recentemente approfondito la figura di Vincenzo Coronelli
Vediamone ora una testimonianza su com’era l’isola di Murano a quel tempo (fine 1600-inizio 1700)
L’isola, egli scrive:
E’ quasi simile a quella di Venetia, divisa parimenti in due parti dal Canale del Ponte Lungo, copioso d’esquisite ostriche e pesci di qualità diverse.
Unico e singolare può dirsi fra tutta la laguna di Venetia, per la formazione delle molecche o siano grancitelli (granchi) ammolliti nella mutatione dell indurita pelle. In questo canale, ogni anno, nel giorno dell’Ascensione, si fa nobilissimo corso di piú sorti di barche da tutti i patritij (patrizi) ch’ in buon numero capitano a questa solennità della quale sono spettatori in gran parte gli habitanti di Venetia.L’aria resa salubre per la moltitudine delle fornaci dove si fabbricano i cristalli, fa che sia da 9000 persone incirca habitata, applicando gli uomini o alle fornaci o alla pesca, e le femmine più civili al lavoro di ponte in aria (merletto), le plebee a rochellare ed inaspare seta.
Si distinguono gli habitanti in cittadini originari, i quali hanno ingresso nel loro consiglio composto da 600 incirca, ed in altri che non sono habili al consiglio.
Dalli primi vengono eletti il Cancelliere Pretorio, due Giudici, 4 deputati e un medico.È permesso ai Muranesi di stampare nella Zecca di Venetia ogni anno una moneta, detta osella, con l impronta dell’arma del Doge vivente e dall’ altra un gallo con una serpe che è l’impresa (simbolo) di quella comunità.
La magnificenza e le delizie dei palagi forniti di pitture e sontuosi giardini, cò quali i Veneti patritij han reso adorno Murano, per divertirsi alle volte da gravi cure