L’ARTE VENETA: L’architettura a Venezia. Ce la riassume Stefano Danieli
Non è facile riassumere in un volumetto di 100 pagine, peraltro piacevolissime da leggere, i tanti secoli di storia dei Veneti e di Venezia. Ma l’autore di -la “STORIA ILLUSTRATA DEI VENETI” ci è riuscito alla grande. Il libro è edito da FacileA.it e costa solo 16 euro. Da regalare ai vostri figli o nipoti, ma anche a voi stessi, come utile “rinfrescada” di memoria della nostra storia.
La Repubblica Serenissima non fu importante solo come potenza commerciale e bellica, ma anche a livello artistico. E’ doveroso fare alcuni accenni anche all’arte e all’architettura veneta, in quanto rappresentano punti di eccellenza rispetto agli altri stati europei.
Venezia, da molti considerata la città più bella del mondo, fu patria dell’arte mondiale per secoli. L’architettura dei suoi palazzi è del tutto peculiare: ci sono porticati alla base e numerose colonne che sostengono le strutture imponenti, le finestre hanno una forma insolita e le facciate sono decorate.
La linea architettonica è strettamente connessa alla storia della città: il forte legame con Bisanzio e l’Oriente, influenzò il gusto artistico dei Veneziani, i quali non si limitarono però a riprodurre lo stile bizantino, ma ne crearono uno nuovo, proprio e unico, con tratti gotici, rinascimentali e barocchi.
I veneziani avevano un vero culto per la bellezza e per l’uso dei colori: decoravano le facciate dei palazzi che diventavano policromi, grazie ai marmi colorati e pietre di varia origine.
La cattedrale di san Marco è la massima espressione dello stile bizantino e gotico. Osservandola dall’alto si nota che ha ka forma di una croce greca.
La facciata di marmo nasconde una struttura fatta di mattoni: all’interno è decorata con marmo e il soffitto è la massima espressione dell’arte del mosaico; gli elementi decorativi più noti della basilica sono i quattro cavalli di bronzo visibili dall’omonima piazza.
Anche palazzo ducale è un simbolo dello stile architettonico veneziano…
E ci fermiamo qui, non volendo abusare troppo della cortesia dell’Autore e dell’Editore di questa opera pregevole. 🙂