STRANE COLONNE NEL TERRITORIO VENETO
di Simonetta Dondi dall'Orologio
Purtroppo non ho incontrato documentazione, però, all’Estero (Spagna) si conoscono bene e sono colonne molto diffuse nel territorio iberico.
Chi transitava o visitava una località sapeva che tipo di amministrazione c’era in quel posto: quindi anticamente le città, i paesi di certa importanza ed i territori di apparteneza (con giudisdizione amministrativa) ne avevano grandi quantità.
Grazie alla grande quantità, hanno potuto arrivare ai giorni nostri, nonostante la grande distruzione delle guerre e dei cambi politici.
Sono zone come si dice oggi, con potere giuridico e criminale, anche per le condanne minori dei delinquenti comuni che venivano flagellati ed esposti alla vista di tutti.
Molte di queste colonnette sono scomparse per colpa di Napoleone, dovuto al grande interesse dell’imperatore a distruggere ogni rappresentazione degli antiche autorità, come nel caso della Serenissima dove i francesi scalpellarono ogni vestigio del Leone alato.
Queste colonne fatte di pietra sembrerebbe che in base al tipo di rifinitura superiore (un cono, una palla, una croce, ecc) si sapeva che categoria amministrativa aveva quel posto.
Identificabile era anche il tipo di signoria che governava: laica o ecclesiastica ed in certi casi anche monastica.
In certe occasioni erano monumenti commemorativi delle concessioni fatte alla località.
Se si trovavano fuori della città potevano essere i luoghi dei patiboli ed allo stesso tempo marcavano, come già detto, i limiti territoriali.
A volte si montavano sopra una serie di gradini (come succede a Bari) dato che le condanne erano pubbliche e visibili a tutti da qualsiasi punto di vista.
Per questa ragione le immagini della Giustizia bendata con in mano una bilancia, la vediamo anche rappresentata con una colonna montata sopra dei gradini.
Venezia non le possedeva fino a quando furono trasportate da Oriente e collocate, come tutti sanno, giusto nel posto dove si amministrava la Serenissima e dove si giustiziavano i condannati.
Oggi ci passiamo vicino e chissà facciamo qualche fotografia di ricordo, ma non ci rendiamo conto che, in un altro secolo, non ci sarebbe piaciuto essere lì, visto che ci avrebbero condannato per qualche delitto !!!