VENEZIA: LE REGOLE DELLA TUTELA DELL’IGIENE PUBBLICA E DELL’AMBIENTE NEL MEDIO EVO
Sorprendente modernità di Venezia anche in questo campo: non stupisce quindi che proprio Venezia inventasse anche l’idea del lazzaretto, poi copiata in tutto il mondo. Ecco cosa ho trovato:
A regolare il mercato provvedevano prescrizioni igieniche, norme tese a evitare incette e ad assicurare un costante rifornimento specie di derrate alimentari e di prodotti primi, disposizioni sugli orari da rispettare, e sull’occupazione degli spazi destinati alle contrattazioni.
Si trovano, ad esempio, parecchie norme molto dettagliate relative alla vendita di alimenti (pesci, formaggi, carne, olio, miele), ed altre destinate ai barbieri che, effettuando interventi di piccola chirurgia, e salassi, maneggiavano e dovevano eliminare con particolari modalità e attenzione, il sangue, elemento inquinante, deperibile, veicolo di infezioni e contagi, recepito (del resto) come sporco dalla mentalità medioevale. Per sventare il pericolo di contagio i barbieri dovevano radere i lebbrosi del lazzaretto (san Lazzaro) con rasoi diversi da quelli usati per gli altri clienti.
Molte disposizioni riguardavano poi la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento causato da lavorazioni nocive, oppure la prevenzione di danni alla città: perciò si allontanano dal centro cittadino verso aree periferiche lavorazioni pericolose o inquinanti. Gli imbiancatori di pelle e cuoio sono concentrati alla Giudecca, presso la chiesa di san Biagio e Cataldo; nella stessa isola vicino a s. Eufemia sono ubicati i conciatori, obbligati a non lordare i canali e a non cercare allume nell’isola di Rialto.
Le fornaci per la produzione vetraria nel 1291 vengono forzatamente a Murano… Per evitare incendi, evento temutissimo a quell’epoca e purtroppo non inusuale a causa della stretta contiguità delle abitazioni, e dell’uso intensivo del legname nelle costruzioni, si introduce il divieto di lavorare dopo il tramonto tenendo acceso il lume (ternieri e bottai).
Questo ci racconta Giorgetta Bonfiglio-Dosio in “Società, economia, istituzioni, Elementi per la conoscenza della Repubblica Veneta. Edito da Cierre per la Regione Veneto.