VENEZIA PENSAVA ANCHE AI CANI
Non stupisce che il buon governo veneto, oltre ad aver istituito fine ‘600 la prima facoltà di veterinaria in Italia (prendendo spunto dagli inglesi) a Padova, pensasse anche al benessere dei nostri amici a quattro zampe. Il 30 luglio 1787 si prescrive ai bottegai di tenere fuori dalla porta un mastello di acqua dolce e netta ad uso dei cani. Da tempi antichi (li troviamo nei quadri di un Bellini a passeggio col padrone in piazza San Marco), i proprietari erano obbligati all’uso del guinzaglio e di un collare. Anche questa era Venezia. La misura aveva anche scopo preventivo sanitario: si credeva infatti che un cane assetato fosse più facilmente preda della rabbia. Analoghe misure le troviamo adottate infatti a Trieste, nello stesso periodo.