VICENTINI E REGGENZA DEI 7 COMUNI, QUESTIONE DI TASSE. il diritto di accesso ai dati, principio modernissimo.
Di Ivone Cacciavillani
La Reggenza ha storia molto particolare e fu tra le terre del Dominio la più attaccata e devota alla Signoria, storicamente la sua dedizione fu la prima in assoluto (20 febbraio 1404 ) e resterà sempre la primogenita nel rapporto con la Dominante. Oltre alla crisi istituzionale di partecipazione ponderata dei Comuni nel governo della Reggenza, s’era acuita nel rapporto con la Camera fiscale di Vicenza la contestazione della pretesa di far pagare imposte ai Comuni ( Ville) dell’Altopiano.
Vicenza, che da sempre aveva mal sopportato quella troppa indipendenza dei Sette Comuni e quel loro rapporto diretto e privilegiato con la Dominante, da sempre ne insidiava l’autonomia fiscale e agognava di associare la Reggenza nel suo carico tributario complessivo verso la Dominante.
anche tale controversia formò il Lodo (lo si definirebbe oggi) risolve tutte le controversie in atto, regolando la rappresentanza dei Comuni nelle reduzioni della Reggenza, richiamando le regole dell’ incolato e introducendo, col capitolo ottavo, un vero e proprio diritto di accesso degli estimati (contribuenti) ai documenti tributari come presupposto della piena partecipazione alla gestione del rispettivo Comune, un diritto che nell’ordinamento italiano sarebbe stato introdotto solamente con la legge 241 del 1990.