CASTELLI DELLA LOMBARDIA VENETA – BRESCIA
di GUALTIERO SCAPINI.
Una breve storia del Castello di Brescia inserita nella storia più ampia della città e delle sue vicende.
Le origini
La città di Brescia fu fondata dai Galli Cenomani ai piedi del colle Cidneo, sul quale edificarono un tempio dedicato al dio celtico Bergimus. Verso la fine del primo secolo a.C. – nell’epoca augusteo-tiberiana – si sviluppò l’insediamento romano, che comprese nel perimetro murario cittadino anche il colle, ai piedi del quale furono eretti il Capitolium e successivamente (I sec. d.C.) il foro.
Sull’area dell’antico tempio celtico fu edificato un imponente complesso templare romano. Ai secoli successivi risale la presenza di una guarnigione stabile sul colle.
Medio Evo e Visconti
Intorno all’anno Mille il colle Cidneo si presentava come un complesso fortificato, senza alcun edificio, secondo quanto concesso dal vescovo Olderico ai cittadini bresciani. Nel periodo tra XI e XII secolo nell’area sacrale fu costruita una grande chiesa che a settentrione presentava una massiccia torre campanaria a pianta quadrata. Agli angoli della chiesa si ergevano due potenti torri cilindriche, una delle quali, la Torre Mirabella, è sopravvissuta alle demolizioni successive.
L’antica rocca fu assediata e danneggiata da Federico Barbarossa e tra il 1174 e il 1187 si decise di ampliare la cinta delle mura che, come quella romana, incluse il colle Cidneo. Verso la metà del XIII secolo vi fu un ulteriore allargamento che fece assumere all’abitato cittadino la struttura mantenuta fino all’Ottocento.
L’arrivo dei Visconti portò nuovi e consistenti lavori di ristrutturazione delle difese, con la realizzazione della Cittadella Nova, che dal castello si protendeva a protezione del Broletto e del Duomo, centri del potere politico e religioso. Furono rafforzate le fortificazioni ed edificato il Mastio, residenza del capitano.
L’arrivo di Venezia
Il 24 novembre 1426 la città di Brescia fece atto di dedizione alla Serenissima e fin da subito il Senato decise di dare inizio alla sistemazione delle fortificazioni cittadine, rimaste gravemente danneggiate durante la guerra con i Visconti. Nel 1438 i bresciani respinsero sugli spalti il tentativo dei Visconti di riconquistare la città. E’ di quell’epoca l’episodio dell’intervento miracoloso dei Santi Faustino e Giovita in difesa dei bresciani assediati. La stessa guerra vide anche il famoso trasporto delle navi sopra i monti da parte dei Veneziani.
Nel 1466 fu dato il via ai lavori di risistemazione dell’intera cerchia difensiva esterna. Si abbassarono, si rinforzarono con terrapieni e si circondarono con ampi e profondi fossati le mura. Verso la fine del secolo furono eseguiti consistenti lavori di rafforzamento del castello, con l’aggiunta della torre Coltrina e della torre dei Francesi, opera dell’architetto militare Jacopo Coltrino. Le torri a pianta quadrata furono abbattute e sostituite da torrioni a pianta circolare. Anche il torrione dei Prigionieri che protegge il ponte levatoio, risale a quell’epoca.
La lega di Cambrai
Nel 1509, dopo la sconfitta dei Veneziani ad Agnadello, Luigi XII re di Francia prese possesso della città, che dovette subire la pesante occupazione dei tre eserciti francese, spagnolo e imperiale. In questi periodo fu abbattuto l’antico monastero di San Martino per far posto a grandi lavori di fortificazione rimasti incompiuti.
Nel 1512 Brescia insorse contro l’occupante e aprì le porte alle truppe venete comandate da Andrea Gritti, futuro Doge. Dopo una disperata resistenza, mentre assediavano le forze degli occupanti asserragliati nel castello, i bresciani furono travolti dalla reazione dei Francesi comandati da Gaston de Foix, il quale, salito nottetempo dalla strada del Soccorso, sul lato nord del colle Cidneo, scese all’alba con i suoi uomini verso la città dandosi a un sanguinoso saccheggio. Fu un massacro terribile che costò ai bresciani oltre diecimila morti.
Ripreso possesso della città, la Serenissima ristrutturò la fortezza, con particolare attenzione alla porta del Soccorso, affiancandole un poderoso torrione semicircolare a tre ordini di cannoniere interne convergenti verso la stessa via del Soccorso. Fu anche iniziato il taglio della sella che univa il colle Cidneo ai Ronchi, con l’aggiunta del baluardo della Pusterla. I lavori furono terminati nel 1557.
Fine 2° puntata
Liberamente tratto da “I Tesori del Bresciano – Castelli e rocche” – Giornale di Brescia – Editoriale Bresciana S.p.A. ottobre 2012