LA SCRITTURA DEI VENETI.
Di Milo Boz
La scrittura dei paleo veneti pare abbia preso in prestito l’alfabeto dagli Etruschi, con cui avevano proficui rapporti. A loro volta gli Etruschi, navigatori e commercianti come i Veneti, lo copiarono dai Fenici.
Ogni località aveva la sua maniera di scrivere certe lettere, però, e le scritture dei Veneti di Padova, differivano perciò leggermente da quelle dei Veneti di Este.
Le scuole di scritture pare fossero presso i templi, e custodi dell’arte erano le sacerdotesse di Reitia, la Dea suprema dei Veneti. Qui abbiamo un esempio di “tavoletta didattica” in cui una parola veniva declinata in varie forme, come era per i vocaboli latini.
Giacomo Devoto, grande studioso delle lingue antiche, scrisse che i Veneti e i Latini dovevano provenire entrambi dal Centro Europa. E’ un fatto storico accertato la presenza di una “gens” venetulana tra i primitivi abitanti del Lazio, e campi d’urne ovvero tombe ad incinerazione furono trovate tra i resti della prima Roma dei Re fondatori.