LE MILIZIE MONTANARE VENETE
Una mia risposta che credo vi possa interessare:
Non sono esperto della storia dell’agordino, ovvio… ho approfondito un poco invece, e penso che ti possa interessare dato che credo vi siano analogie, il ruolo della milizia di Asiago e delle cernide del Cadore in generale. Gli statuti sottoscritti con Venezia, garantivano che le truppe di leva dovessero svolgere il loro servizio solo nella loro “patria” d’origine.
E per Patria si intendeva allora, prima del nazionalismo devastante nato con la rivoluzione, il proprio campanile e le case del paese o del circondario.
A fine 700 queste cernide particolari, credo affini a quelle bergamasche e delle valli bresciane, ancora indossavano le loro uniformi particolari, con quegli ampi cappellacci che ora vedi in testa agli shultzen di Bolzano; come avrai visto nella nota di ieri, ho ricostruito le uniformi della milizia di Asiago, credo che anche ad Agordo la milizia fosse vestita in quel modo, più o meno, con varianti locali.
Le cernide di pianura invece, a fine ‘700 indossavano l’uniforme dell’esercito professionale e a Venezia stavano lavorando per sostituire l’esercito professionale con un esercito di leva popolare, come nella Francia rivoluzionaria. Questo pochi lo sanno, ma è così. Anche il reggimento Treviso aveva gran parte dei soldati che provenivano dalle cernide della zona, secondo quanto ho capito.
Per le “regole” che ancora nel Cadore si perpetuano in parte, ti posso dire che era una forma di autogoverno antichissimo, proprio ai Veneti, che Venezia riconobbe accettandone gli statuti. nelle assembee votavano i capifamiglia, riguardo al modo di gestire il territorio, il bosco comune e il pascolo libero. “Andiamo dai buoni veneti” scrissero i cadorini, ed era sottinteso “con le nostre leggi, regole e tradizioni”. cose impensabili oggi, negli stati “democratici”